SI FEST 2023 Savignano sul Rubicone, 8-9-10 settembre. "Testimone oculare" a dare il titolo a questa edizione del festival della fotografia ...

Il festival di Savignano sul Rubicone oltrepassa i muri del carcere di Forlì raggiungendo anche chi si trova in carcere e rischia di scontare un’emarginazione culturale e sociale contraria ai principi stessi della giustizia

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A dare il titolo a questa edizione del festival, Testimone oculare, è un progetto realizzato insieme da fotografi professionisti e persone detenute. 

RomagnaBanca Credito Cooperativo è main sponsor del SI FEST contribuendo all'allestimento delle numerose le mostre internazionali allestite nelle scuole di Savignano, con un percorso diviso per materie. Il weekend inaugurale, dall’8 al 10 settembre, prevede anche letture portfolio e premiazioni.

Con SI FEST 2023 la fotografia ha oltrepassato i muri del carcere, simbolici confini dei tanti luoghi ai margini del mondo contemporaneo, dove esclusione e allontanamento sociale annebbiano il desiderio di vita. È lì, in quello spazio tra il dentro e il fuori, che SI FEST ha voluto indagare, e lo ha fatto raggiungendo la Casa circondariale di Forlì quale Testimone oculare.

Questo il titolo del 32esimo festival di fotografia di Savignano sul Rubicone, in programma dall’8 al 10 settembre e nei weekend del 16-17 e 23-24 settembre, e affidato per il secondo anno alla direzione artistica di Alex Majoli. La manifestazione, a cura di Savignano Immagini e Comune di Savignano sul Rubicone, approfondirà l’originale percorso di educazione all’immagine fotografica delle nuove generazioni avviato lo scorso anno.

Elenco mostre

Accanto a questo focus, ospitato interamente al Consorzio di Bonifica, il percorso espositivo curato da Alex Majoli prosegue come lo scorso anno nelle scuole elementari e medie di Savignano, per avvicinare il più possibile alla cultura fotografica allievi e insegnanti. Ogni mostra è associata a una materia diversa e anche i visitatori del festival sono così invitati a ragionare con gli schemi mentali degli studenti.

In particolare, la Scuola primaria “Dante Alighieri” presenta il futuro immaginato da Jacky Connolly, a metà fra videogame e romanzo distopico (Descent Into Hell, letteratura) e da Jim Naughten, un mondo di animali solitari ispirato alle teorie del sociobiologo Edward Osborne Wilson (Eremozoic, biologia). Nelle aule della stessa scuola, Olivia Arthur guida una bambina alla comprensione della scomparsa della madre (Lee and the Sea Things, religione), mentre Karolina Wojtas e Angelo Vignali sembrano dialogare con la geometria e la fisica, la prima con un’irriverente parodia del rigido sistema scolastico polacco (Abzgram) e il secondo con le evoluzioni di una camicia che sfida la forza di gravità (Rituale numero uno). A rappresentare le scienze è invece un vero e proprio classico della fotografia, Evidence di Larry Sultan e Mike Mandel, rivoluzionario libro d’artista costruito attingendo dagli archivi di istituzioni scientifiche, gruppi industriali ed enti governativi.

L’Istituto comprensivo “Giulio Cesare” ospita invece reportage dal fiume Mississippi (Alec Soth, Sleeping by the Mississippi, geografia), dal Libano in crisi d’identità (Myriam Boulos, What’s Ours, religione) e il diario con cui Marvel Harris racconta la sua transizione di genere, l’autismo e la lotta per la salute mentale (Inner Journey, letteratura).

“La fotografia e tutte le arti in generale devono interessarsi della società – afferma il direttore artistico Alex Majoli -. Le fotografie non possono solo essere reliquie e intrattenimento nei musei o nei festival, devono partecipare alla aletheia della nostra collettività”.