Francesca Romana Perrotta cantautrice pugliese, di adozione romagnola: “Fuori dalle labbra” nuovo album pubblicato a giugno 2023
edito da Curci, distribuito da SONY Music Italy a sostenere un preciso impegno sociale nei confronti delle donne
“Fuori dalle labbra” è il quarto lavoro in studio della cantautrice pugliese, di adozione romagnola, Francesca Romana Perrotta che racconta l’universo femminile nelle sue sfaccettature
L'album è stato registrato nello studio Numeri di Rimini, con la produzione artistica di Cristian Bonato, Francesca Romana e Massimo Marches. I musicisti che hanno suonato nell'album sono Tommy Graziani, Massimo Marches, Francesco Cardelli e Stefano Zambardino. Il disco è stato masterizzato da Giovanni Versari presso lo studio La Maestà di Monza e pubblicato a giugno 2023, edito da Curci, distribuito da Sony Music Italy per Be Next Music, con management di Arten. Tutti i testi e le musiche sono di Francesca Romana Perrotta. Ne La Rivoluzione la musica è di Francesca Romana e Marco Ancona ed inoltre la musica dell'ultima traccia, il brano in francese L'HIVER EST FINI, è scritta a quattro mani con il pianista Francesco Bacchetta.
Il disco vanta inoltre due importanti realtà che hanno supportato il lavoro a 360 gradi: si tratta di RomagnaBanca Credito Cooperativo e del Camping Village Cesenatico.
Undici intriganti tracce in cui la protagonista femminile la fa da padrona nelle sue più disparate sfaccettature. Vi è anche un prezioso duetto con l'attore e cantautore Simone Cristicchi, nel tributo a Bruno Lauzi nel brano RITORNERAI.
I primi singoli estratti dal disco sono “La Rivoluzione” (featuring Marco Ancona), “Dentro a un bar”, già inserito nella Compilation Ufficiale del Festival Musicultura 2021 e “La canzone segreta”, uscito il 31 marzo 2023.
Amore, romanticismo, amicizia e dolore sono i tasselli che compongono "Fuori dalle Labbra".
TRACKLIST
ALCHEMICA:
La traccia che apre la raccolta parla del passato lock down, una situazione-limite, il silenzio, il vuoto, la chiusura. Le voci dei vicini di casa che escono sui balconi per parlare con qualcuno, unico segno di vita che penetra tra le mura domestiche. Nonostante quest'assenza di vita, la primavera arriva lo stesso, inesorabile e quasi impietosa, come un profumo che implode dentro a due innamorati, fiorisce ugualmente come quei fiori che nascono sul cemento.
Questa canzone, concepita proprio durante il lock down, è una riflessione dovuta al contrasto della chiusura rispetto ad una primavera che sbocciava, ignara e apparentemente crudele per ricordare agli esseri umani che, come disse Dostoevskyij, la Bellezza salverà il mondo.
FUORI DALLE LABBRA:
La Title Track dell'album descrive quella sensazione che si ha quando le parole non vengono fuori, quando non si riesce ad esprimere le proprie idee per paura, perché non ci sentiamo ascoltati e restano così dentro di noi consumando lentamente la nostra identità perché non si è più veri. Insieme a questa perdita di verità, si perdono anche i sentimenti che legano i rapporti.
DENTRO A UN BAR:
Un bar all'incrocio di due oceani, lui, un Ulisse del terzo Millennio, è seduto da tempo immemore al bancone. Aspetta lì, in quel luogo felliniano senza tempo, l'arrivo di lei, che verrà a riprenderselo per riportarlo a casa. Finalmente lei è sulla soglia, lo vede di schiena e l'emozione è talmente forte che gli dice “Non girarti adesso! Mi serve l'ultimo respiro prima di caderti ancora addosso”.
L'EVENTO STRAORDINARIO:
Questo brano segue le tracce della canzone di apertura “Alchemica”. Un evento straordinario, come può essere una pandemia, può togliere molte cose alle nostre esistenze, ma anche farci guardare diversamente molti aspetti del nostro quotidiano.
LA CANZONE SEGRETA:
Una ragazza fiera della propria femminilità, si stupisce, superba ed orgogliosa, di sentirsi “crollare” ogni volta che l'uomo di cui è segretamente innamorata, le posa le mani sui fianchi. L'unica difesa della ragazza contro questa passione irrefrenabile è sforzarsi di pensare che, infondo, lui “è soltanto un uomo”.
RITORNERAI:
L'idea di omaggiare un brano così celebre è nata proprio dietro le quinti del Premio Bruno Lauzi che la cantautrice ha vinto nel 2019. Da un gesto spontaneo di due artisti è nata così una personale e delicata reinterpretazione.
CANZONE D'INVERNO:
Sequel di “Giovanna la pazza”, brano inserito nell'album “Lo specchio”. Si ispira ad un'altra situazione “claustrofobica” e cioè ai 20 anni di prigionia del personaggio storico Giovanna di Castiglia. Rinchiusa in una torre, accusata ingiustamente di pazzia, la futura regina di Spagna viene privata del suo trono, potere, libertà e dignità, anche grazie a suo marito Filippo che lei continuerà ugualmente ad amare.
LUCREZIA E ROMA: Lucrezia Borgia è stata una delle donne più potenti e sfortunate del Rinascimento. Il padre ed il fratello l'hanno tradita più volte, ucciso il suo grande amore sotto ai suoi occhi e, oltre che da loro, Lucrezia si sente tradita e abbandonata da tutto il suo mondo, inclusa la sua amatissima Roma, incapace di proteggerla dalla violenza che travolge la sua vita.
LA RIVOLUZIONE:
Due amici, due musicisti, simili per tanti aspetti ma molto diversi per altri. Lei lo vede perdersi tra alcol e sigarette, sul suo divano nuovo, davanti alla Tv e allora gli ricorda che devono ancora fare la loro rivoluzione, come si erano detti da ragazzini e lo aspetta dietro l'angolo, con in mano una rosa silenziosa.
TU NON CAPISCI NIENTE:
Conclude la traccia precedente senza però un lieto fine. L'amicizia finisce, tutto quello che l'alcol e la vita dissoluta potevano inquinare, è stato inquinato. Neanche un sentimento puro e profondo come l'amicizia e danni di condivisione di tante situazioni, avventure, esperienze di ogni tipo resiste alla perdita di lucidità di lui.
MADAMEBOVARY:
Una donna dall'animo appassionato e romantico, costretta ad una vita da mediocre borghese. Gli amori che si rivelano fuochi di paglia, una sorta di sturmund drang che non trova mai alcuno sfogo, nessun appagamento. E allora arriva il veleno, l'arsenico, a mettere fine a tutto. Siamo proprio lì, in quel momento in cui Emma Bovary ingoia l'arsenico che pian piano stinge le sue guance, “vecchi riflessi di un mondo che muore”.
L'HIVEREST FINI:
Per concludere questo viaggio musicale una canzone in francese, dall'aria volutamente retrò, che dipinge una scena quasi cinematografica di un addio. Lei lascia Parigi, segue un suo nuovo amore a Londra e, in una telefonata dai toni romantico-decadenti, dichiara confare teatrale il suo “je ne t'aime plus”.
Francesca Romana Perrotta, cantautrice, musicista e compositrice, già in tour con artisti del calibro di Cristiano De André (“De André canta De André” Tour 2009) e Teresa De Sio (Tour Teatrale 2008), conosciuta su scala nazionale dal 2005, grazie al suo brano d’esordio “In genere sogno”, presentato da Fiorello su Radio RAI 2. Vincitrice di numerosi premi, Francesca Romana Perrotta canta le donne senza voce. Artista impegnata da sempre nel sociale, in difesa dei diritti delle donne, Francesca Romana Perrotta dedica una parte importante dei suoi concerti, oltre ad un intero spettacolo parallelo dal titolo “Francesca Romana Perrotta canta le Donne senza voce”, al tema della “Femminilità” nei suoi aspetti più reconditi, ancestrali, discussi ed ambigui che, come un filo rosso, lega tutte le sue canzoni. Questi brani sono volti a sostenere un preciso impegno sociale nei confronti delle donne sfruttate o incomprese e delle loro storie spesso dimenticate: la canzone d’autore, come elemento di cultura e non solo come mero intrattenimento, bussa insistente alle porte della nostra coscienza.
“È una voce che suona libera da pregiudizi e stereotipi, piena di una passione assoluta e di un forte senso della dignità umana, prima ancora che femminile” Pupi Avati
Nel 2018 è stata ospite al Festival di Sanremo, per RAI News e anche presso il Pala-Siae ed il Premio Tenco. Ha inoltre vinto numerosi e prestigiosi premi: in tre diverse edizioni (2007, 2010 e 2016) è stata vincitrice del Festival Musicultura, nel 2009 è stata la prima donna in Itali a vincere il Premio De Andrè, nel 2010 ottiene il premio Poggio Bustone dedicato a Lucio Battisti, il Premio Civilia nel 2016 e il Premio Lauzi nel 2019.